La guida di Daniela

Daniela
La guida di Daniela

Visite turistiche

Splendida Chiesa fuori dal circuito turistico di massa. All'interno di un convento di suore il luogo è visitabile in alcune fasce orarie (non pausa pranzo). Basta suonare al convento e chiedre di poter visitare la Chiesa.
Chiesa di Santa Margherita
8 Vicolo Santa Margherita
Splendida Chiesa fuori dal circuito turistico di massa. All'interno di un convento di suore il luogo è visitabile in alcune fasce orarie (non pausa pranzo). Basta suonare al convento e chiedre di poter visitare la Chiesa.
La chiesa di S. Giacomo fu edificata nel 1088. Fu chiamata ‘de murorupto perché si trova accanto alle mura in rovina della città. Nel 1256 l’abate di Farfa Giacomo donò l’edifìcio alla badessa delle Damianite Benedetta. Divenne sede di parrocchia e nel 1323 si stabilirono presso S. Giacomo le monache Benedettine di S. Donato di Fìebuìe, che ottennero l’uso della chiesa soltanto nel 1458 e la mantennero fino alla soppressione postunìtaria del 1897. Dal 1902 il monastero divenne sede del Laboratorio San Francesco per fanciulle povere, gestito dalle Suore Francescane Angeline. Si accede alla chiesa antica attraverso un chiostrino romanico. Il suggestivo interno presenta una sola navata coperta da spoglie volte in pietra, divise da arcani trasversi, e termina in una abside semicircolare affiancata da un corto transetto.
San Giacomo de Muro Rotto
La chiesa di S. Giacomo fu edificata nel 1088. Fu chiamata ‘de murorupto perché si trova accanto alle mura in rovina della città. Nel 1256 l’abate di Farfa Giacomo donò l’edifìcio alla badessa delle Damianite Benedetta. Divenne sede di parrocchia e nel 1323 si stabilirono presso S. Giacomo le monache Benedettine di S. Donato di Fìebuìe, che ottennero l’uso della chiesa soltanto nel 1458 e la mantennero fino alla soppressione postunìtaria del 1897. Dal 1902 il monastero divenne sede del Laboratorio San Francesco per fanciulle povere, gestito dalle Suore Francescane Angeline. Si accede alla chiesa antica attraverso un chiostrino romanico. Il suggestivo interno presenta una sola navata coperta da spoglie volte in pietra, divise da arcani trasversi, e termina in una abside semicircolare affiancata da un corto transetto.